Sport e piede del bambino

A cura di Dr. Roberto Camisassa – Ortopedico, Chirurgia del Piede e della Caviglia

Lo sport è prioritario nell’educazione dei nostri figli, sia da un punto di vista di sviluppo fisico che intellettuale, perché il bambino impara il rispetto delle regole, il sacrificio in nome di un obiettivo e socializza con gli altri. Quindi, assecondando le attitudini sportive dei nostri figli, cerchiamo di accompagnarli nella scelta di uno sport e nella sua assidua frequentazione.

Spesso uno sport potrebbe anche rappresentare la migliore strategia per correggere eventuali problematiche fisiche e muscolari, oltre che ossee. Il problema più diffuso nei bambini è il “piede piatto”.

Come potrebbe incidere lo sport nel corretto sviluppo del piede di un bambino?
Quale sport è più adatto per correggere eventuali malformazioni del piede? Quale invece è da evitare per non aggravare situazioni già a rischio?

Fondamentalmente non ci sono sport da evitare, non è necessario quindi distogliere i nostri figli dalla frequentazione delle loro attività preferite e spesso non è nemmeno il caso di obbligarli a indossare fastidiosi plantari. Non che questi non siano utili, ma nella misura e nelle tempistiche adeguate, perché si tratta comunque di oggetti che devono essere confortevoli e mai percepiti come fastidiosi.

Quindi cosa fare per correggere le problematiche legate ai piedi dei vostri bambini? In aiuto ai genitori c’è l’Ortopedico, il cui ruolo è quello di seguire l’evoluzione del piede piatto fisiologico e fornire adeguate soluzioni nei casi in cui questo piede presenti delle patologie. Il momento giusto per una prima valutazione del piede è tra i 6 e gli 8 anni, quando lo sviluppo del piede è tale per permettere già una definizione dell’insorgenza di malformazioni o problematiche di vario tipo.

Dr. Roberto Camisassa

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