Il nostro piede è una struttura molto complessa e adattabile, che sopporta quasi otto volte il peso del corpo durante la corsa, ma necessita di un graduale adattamento allo sforzo per evitare una serie d’infortuni.

Tra gli infortuni più comuni che si possono riscontrare, troviamo sicuramente la distorsione di caviglia: solo in Italia ogni giorno si verificano circa 10.000 casi. Seppur molto comune, non bisogna fare l’errore di sottovalutarla e di non trattarla con la giusta attenzione.
Può manifestarsi con diversi livelli di gravità e, a seconda di questi, il trauma necessiterà di un intervento diverso per una sua ottimale risoluzione. Una terapia molto efficace per il recupero è l’idrokinesiterapia, l’insieme delle tecniche di trattamento riabilitativo eseguite in una piscina riscaldata, che permette di iniziare la rieducazione in fase precoce grazie all’assenza di carico ponderale.

La fascite plantare è l’infiammazione di una struttura che tutti noi abbiamo nella pianta del piede: la fascia plantare, un elastico a forma di ventaglio che ci protegge dal contatto con il terreno. Con il tempo questa fascia perde la sua elasticità e non riesce più ad allungarsi adeguatamente, mentre il cuscinetto di grasso che si trova sul tallone si assottiglia e non è in grado di assorbire gli shock che si generano durante la corsa. Rivolgetevi dunque ad un ortopedico ed iniziate quanto prima un percorso di riabilitazione conservativa che preveda terapia fisica, massoterapia, allungamento e rinforzo sport specifico.

Se  state pensando di riprendere l’attività sportiva all’aria aperta con la corsa dopo un periodo di pausa o con il freddo  fate attenzione e dedicate tempo per un riscaldamento adeguato. Se invece avete subito un infortunio, non trascurate i sintomi ed effettuate un controllo per evitare spiacevoli conseguenze più gravi.

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